I am never anywhere / Anywhere I go / When I’m home I’m never there / Long enough to know.

Sforzo sovrumano. Scrivere, di nuovo.
Mi mancava e avrò cominciato questa bozza una decina di volte. Stasera sono seduto, giaccone addosso per non sentire freddo, fa freddo fuori, fa freddo dentro.

E’ difficile la sera, siamo sempre stanchi, la vita ci schiaccia, i bimbi ci assorbono. Eppure, come tanto tempo fa, questo è il mio posto, è il posto che devo riconquistare se non voglio affondare. Quindi, qualche parola, proprio a caso, come mi viene.

Volevo dire che vi vedo, la sera, come stasera, io magari vado via, a casa, a riabbracciare i miei figli e voi arrivate. So cosa fate, avete (scusate la rappresentazione semplificata) tutte lo stesso viso stanco, occhialuto, magari la stessa marca di sigarette in bocca, accesa. Lo so, mia madre ha fatto questo “lavoro” in casa per quasi tutta la vita e ora non ce la fa più, le ginocchia sono da buttare la schiena pure. Quindi, volevo solo dirvi che vi vedo, vi capisco, vi vorrei anche abbracciare a volte. Così, per vedere che effetto mi fa.

Non puoi essere sempre arrabbiato, è vero. No davvero, non puoi. Nemmeno quando sei stanco da far schifo. Nemmeno quando sai che ci sarebbe bisogno di arrabbiarsi. Non puoi perché domani magari non ci sarai, e se non ci sarai allora come faranno? Dove ti cercheranno. Se riguardo alcuni dei post che ho recuperato da Altervista o simili, ero sempre arrabbiato. Mandavo tutto e tutti affanculo. Ora vorrei davvero avere la certezza che domani potrò dare un bacio a Flavio e Ada. La certezza. Chiedo troppo perché nulla è in mano mia, il controllo è un’illusione. Ma almeno: “Papà, non puoi essere sempre arrabbiato“.

E’ arrivato il 4 Marzo. Cambierà la nostra vita, ancora una volta. Eppure sarà bello, sarà merito del giardino, del salta salta , della tartaruga, della voglia di seminare, raccogliere, mangiare, ri -seminare, ri-raccogliere, ri-mangiare, della voglia di arrostire, della voglia di sedersi all’ombra, aspettando la sera. Questa è la nostra nuova casa … sarà bello, sarà per voi, per noi.

L’altra sera ti sei addormentato mentre ti leggevo questo libro, era già il secondo della serata e non ce la facevi più. Ho finito di leggerlo, anche se dormivi già. Per me.

Esperimenti sociali. Aggiungersi ad un gruppo whatsapp di gente che non vedi da 40 anni. Per sentirsi giovane. Per sentire che, qualche volta, ho fatto delle scelte giuste. Per sentire che forse avrei dovuto farne altre. Ma ogni scelta è una rinuncia, è una strada presa e altre 100 mancate.

A volte mi fermo, lo confesso, a fantasticare su ridimensionamenti apocalittici della mia vita, catastrofi, separazioni, melodrammi, esplosioni.
Non è nulla, serve solo ad allentare la tensione, poi passa.

Avevo altre idee, altre cose che mi passavano per la testa. E’ arrivata l’ora di dormire.

Ah già… qui avevo ipotizzato di poter parlare di quello che mi ricordavo. Posso ricominciare da qui allora!

HASTA